L'eroismo della Musica


Levico Terme

Sala delle Terme

Sabato 5 giugno ore 20.45


Orchestra “I Filarmonici” Trento

Orchestra “Concentus Patavinus” Padova

Fabrizio Cunial -direttore-


Ecco il Programma del Concerto.


Ouverture

“La clemenza di Tito”

k621

W.A.Mozart

La clemenza di Tito (K 621) è il titolo di un'opera seria in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart l'ultimo lavoro del genio salisburghese musicata su libretto di Caterino Mazzolà, a sua volta basato su un melodramma del 173 di Pietro Metastasio. Secondo le testimonianze dell'epoca, Mozart avrebbe impiegato "diciotto giorni" per scrivere la musica, ospitato a Villa Bertramka assieme alla moglie Constanze e da amici, la famiglia della cantante Josepha Duschek. I recitativi secchi furono scritti dall'allievo di Mozart, Franz Suessmayr.

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Sinfonia n°3 op.55

“Eroica”

L.v.Beethoven

Allegro con Brio
Marcia funebre-Adagio assai
Scherzo-Allegro vivace
Finale– Allegro molto

La terza sinfonia di Beethoven(1770 - 1827) in Mi bemolle maggiore op. 55 detta "Eroica" fu composta fra il 1802 e 1804 ed eseguita nell' agosto 1804 a Vienna. La sinfonia fu inizialmente scritta per Napoleone Buonaparte e rappresenta la sintesi di tutta l'aspirazione all'epos riscoperta negli anni della rivoluzione. In essa si avverte la volontà di tenere insieme la musica e la realtà che già era stata avvertita , se pur in forma primitiva, nella pièce à sauvetage, nella marcia, nell'inno e nel pezzo strumentale a programma. Beethoven, che come Hegel aveva visto nel generale corso"cavalcare lo spirito del mondo", scrive una dedica al Bonaparte, dedica che in seguito disconoscerà in un impeto di sdegno deluso dopo che Napoleone si sarà fatto incoronare imperatore. Proprio per questa delusione la sinfonia sarà quindi definitivamente intitolata (in italiano) "Sinfonia Eroica dedicata al sovvenire di un grand'uomo". Il definitivo dedicatario sarà il Principe Lobkowitz, un aristocratico boemo appassionato di musica e buon violinista dilettante che ne ospitò nel proprio palazzo la prima esecuzione. La Sinfonia Eroica si presenta con grande solennità storica. Beethoven ricerca di proposito il luogo comune tematico: il primo tema, avvicinato ad una lunga teoria di temi in mi bemolle ripetuto innumerevoli volte in un isolamento statuario, lascia scoperti, volutamente, i dati di partenza; il tema finale, che era già stato impiegato nell'ultimo episodio delle Creature di Prometeo con numerose variazioni di pianoforte viene inserito per far comprendere meglio la nuova e grandiosa maniera del costruire. Le dimensioni complessive dell'"Eroica" (la più lunga sinfonia scritta sino a quel momento) sono superate solamente dalla Nona Sinfonia. Il volume dell'orchestra è vibrante e per la prima volta in una sinfonia vengono usati tre corni e i singoli accordi sono ricchi di sforzati di notevole evidenza. La trasfigurazione epica raggiunge il massimo nella "Marcia funebre" con i rulli dei timpani le trombe dal suono apocalittico, il fugato centrale e la melodica divagazione della coda. Il manoscritto originale è andato perduto ma esiste una copia riveduta dall'autore nell'archivio degli "Amici della Musica" di Vienna. Il maestro definì, fino alla sua morte questa sinfonia come la sua “prediletta e preferita” a testimonianza dell’importanza storica che per lui rivestiva.

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